Memorie di un giovane medico

mercoledì 17 Aprile 2019

Del resto il protagonista di Cuore di cane (uscito anche lui nel 1925) Filip Filipovič Preobraženskij, è uno che ha il coraggio di dire, nella Russia degli anni venti: «Ja ne ljublju proletariat» («A me non piace il proletariato»), e il suo autore, Michail Afan’asevič Bulgakov, è uno che, nel 1930, scriverà a Stalin: «Passando in rassegna i miei ritagli di giornale, ho constatato di aver ricevuto dalla stampa sovietica, nei dieci anni della mia attività letteraria, 301 recensioni, di cui 3 favorevoli e 298 ostili e ingiuriose».
Ma, a parte il coraggio, che non credo sia necessariamente una qualità letteraria, si trova qui dentro un momento che, appena prima di cominciare a darsi da fare per un parto complicato, una “presentazione anomala”, «I volti dell’infermiere e delle ostetriche erano diventati seri, come ispirati», e, mi sbaglierò, ma a me son sembrati come dei musicisti che stanno per cominciare a suonare, e io credo che questa cosa, di diventare seri, come ispirati, sia successa, nei cento anni che sono passati da quando questa storia è incominciata, a innumerevoli lettori delle Memorie di un giovane medico di Michail Bulgakov intanto che leggevano questo libro stupefacente che si intitola Le memorie di un giovane medico e che è stato scritto da Michail Bulgakov.

[Si ristampa Memorie di un giovane medico, di Michail Bulgakov]