Marzo

mercoledì 22 Febbraio 2012

La verginità di una giovane è come un orzaiolo nell’occhio del diavolo, c’era scritto in un cartello all’inizio di un film di Bergman. Li ho visti tutti in un mese, i film di Bergman, uno dopo l’altro.
Ce n’era uno, Come in uno specchio, che metà del film ho pianto come una vite tagliata. Avevo ventiquattro anni. Ero lì, sul divano, nella sala della casa di mia nonna, sala che era stata una stalla, aveva ancora il soffitto a volte delle stalle, ero lì, sul divano, da solo, che guardavo questo film di Bergman, in bianco e nero, e piangevo come una vite tagliata.
È uno dei ricordi più belli della mia giovinezza.

[Andrea Bajani, Michela Murgia, Paolo Nori, Giorgio Vasta, Presente (esce i primi di maggio)]