Cose che piacciono a Dente

martedì 14 Agosto 2018

Perfetto. Benissimo. Benvenuti. Salve.
Io appunto mi chiamo Dente, e sono quello che si dice un cantautore, e mi sono preparato fortemente per questa serata, preparando appunto qualche consiglio. Così mi ha detto Paolo Nori, che organizza questo festival bellissimo, mi ha detto devi consigliare delle cose, devi dire quelle cose che ti hanno un po’ fatto arrivare dove sei. Quindi ho scelto un po’ di cose, e ve le leggerò, e ve le farò ascoltare. Ho dato un titolo a questo mio intervento, diciamo, ho inventato un titolo a questo intervento, che è Io non so il perché delle cose ma qui analizzo la catena degli eventi. Un titolo breve, tranquillo. Mentre preparavo questo intervento, mi sono interrogato sul perché mi piace una cosa, cioè perché devo dire a queste persone di ascoltare o di leggere queste cose. E la risposta è stata: «Non lo so». Cioè non lo so perché mi piace una cosa o un’altra. A volte ci sono delle affinità, quando si parla di arte, di musica, o di letteratura, che prescindono anche dalla parola, da quello che si può dire, no? Ci sono delle cose che ci piacciono, ci prendono per mano e ci portano dove ci devono portare. Quindi io comincio dicendo che un’altra angoscia che avevo a fare quest’incontro, una delle tante, era il fatto di non essere un erudito. Io sono un perito elettronico, sono diplomato all’Itis di Fidenza, all’Istituto Tecnico Industriale Statale “Berenini” di Fidenza, sono perito in elettronica industriale e non so cosa voglia dire, assolutamente. Perché sono stato cacciato dalla scuola, cacciato nel senso buono, nel senso che sono uscito all’esame di maturità, e i professori mi hanno detto: «Hai sbagliato scuola, ci dispiace, prego, vai per la tua strada». Non so se è confortante oppure no, comunque così è stato.

[Dente, Perfetto, in Qualcosa n. 3, esce i primi di settembre]