La Svizzera

giovedì 22 Marzo 2018

Ieri mattina dovevano telefonarmi dalla radio Svizzera, alle 8 e 17, eran le 8 e 18, non avevano telefonato, io ho pensato Questi Svizzeri, che dicono che son così precisi, non mi sembrano precisissimi. Poi mi è arrivato un messaggio WhatsApp che mi dicevano che sul mio telefono partiva la segreteria, io ho guardato, c’era scritto che la mia Sim non era valida; è rimasta non valida per un’ora, circa, non so perché. Abbiamo provato a fare il collegamento via Skype ma loro non trovavano più la loro password, di Skype. Che era una vita che non lo usavano più, Skype. Che Skype, un po’, è obsoleto, ormai, credo. Anche se, a dire il vero, non ne so niente. Comunque ho pensato Questi svizzeri, come sono avanti, con le tecnologia. Anche se non ne so tanto neanche della Svizzera, a dire il vero. Io una volta ho scritto un libro che si chiamava La Svizzera che in quarta di copertina diceva «Così adesso vai in Svizzera. Fai bene. Non ho mica niente, io, contro la Svizzzera, ci sono anche stato, e mi è anche piaciuto, bel posto, pulito, grande libertà per le mucche, segno di civiltà, gente neutrale, che non si fanno incantare, decidono loro», e questo, dentro il libro, era tutto quello che si diceva, della Svizzera, mi sembra.