La prima riunione di Qualcosa

sabato 31 Dicembre 2016

[Di seguito il verbale della prima riunione di Qualcosa, grazie al dottor Gigi Brandonisio per la verbalizzazione e a tutti i partecipanti – entro pochi giorni dovremmo riuscire anche a rispondere a quelli che hanno scritto alle mail indicate, portate pazienza, per cortesia, e entro pochi giorni dovrebbe essere online il sito di To soréla entertainment, portate pazienza, grazie]

Verbale prima riunione di “Qualcosa” – Sala Borsa 10/12/16

Ore 15:01: Apertura seduta. Prende la parola Paolo Nori che spiega che lo scopo della riunione è quello di fondare una rivista che si chiama Qualcosa. Racconta il precedente tentativo di fondare una rivista che si sarebbe dovuta chiamare Niente, esperienza che si era risolta perfettamente non facendo, appunto, niente. Adesso si proverà a fare Qualcosa perché niente era troppo ambiziosa. Durante la breve esperienza di Niente erano comunque arrivati un sacco di racconti, che erano sembra anche molto belli alla redazione e che erano anche stati mandati ad alcune case editrici, nessuno aveva mai risposto.

Nori rievoca le esperienze de Il Semplice e de L’Accalappiacani, con la bellezza degli incontri occasionali in cui aveva iniziato ad apprezzare la lettura ad alta voce delle cose che venivano scritte, perché le cose scritte se sono belle diventano ancora più belle se lette ad alta voce, se le cose sono brutte diventano ancora più brutte, secondo lui.
Nori precisa che Il Semplice e L’accalappiacani erano riviste cartacee edite rispettivamente da Feltrinelli e Derive Approdi e che quando lui aveva iniziato a scrivere c’era pieno di riviste cartacee e che ora non è più così.
Qualcosa non ha un editore e l’idea è quella di fare una rivista autoprodotta, se ci sono delle cose belle da pubblicare ovviamente.

Ore 15:09: Paolo Nori comunica che la prossima riunione sarà sabato 4 Marzo dalle 15 alle 18 sempre in Sala Borsa a Bologna.

Ore 15:10 A questo punto Nori spiega che è appena nata l’associazione To soréla entertainment e che in sala è presente la Dottoressa Sara Merighi che è l’addetta al tesseramento e che il tesseramento costa dieci euro e vale per tutto il 2017. Nori prosegue dicendo che l’associazione è già operativa ma che oltre al nome non c’è niente, è tutto da costruire. Una delle attività sarà costituita certamente dalla rivista Qualcosa ma non ci si deve fermare a quello.
Ci sono almeno tre cose che si possono fare sin da subito e sono:
1. Cose che ci governano: Nori racconta che è il titolo di una rassegna che organizza da cinque anni con l’Arci di Reggio Emilia nelle biblioteche della provincia di Reggio Emilia e che hanno partecipato una settantina di autori che hanno raccontato gli incontri con i libri e i film e le musiche che li hanno convinti a fare il mestiere che fanno (la lista dei partecipanti si trova qui: clic). L’idea è quella di selezionare una dozzina di file sonori degli incontri che si sono svolti e sbobinarli per farne un libro. Nori dice di essere stato contattato da un piccolo editore romano che si è detto interessato alla cosa. Per partecipare si può scrivere alla mail cosechecigovernano@gmail.com.
2. Le Brutte figure: Nori dice che una brutta figura ha quasi sempre una struttura narrativa molto interessante e che in passato aveva provato a fare, con Bajani e Lucarelli, un’antologia con Einaudi che avrebbero chiamato L’altra volta c’era pieno, titolo deriva da quel che succede quando vai a presentare il tuo libro in un posto dove c’è la sala vuota e trenta secondi prima che cominci l’incontro l’organizzatore scivola alle tue spalle e ti sussurra «L’altra volta c’era pieno», ma la cosa non si era poi fatta. Dice che sarebbe bello fare un libro con autori noti e meno noti senza mettere i nomi degli autori sotto il singolo pezzo così come facevano all’Accalappiacani, così anche gli autori meno noti verrebbero letti. Dice che sarebbe un libro bellissimo perché le brutte figure sono anarchiche e tutte hanno un grande valore. Dice che sarebbe molto bello raccogliere le brutte figure anno per anno ma che tanto non ci riusciremo mai. Per partecipare basta scrivere a bruttefigure@gmail.com.
3. Storia della letteratura italiana del 900 fatta solo di note biografiche: Le note biografiche sono piene di esagerazioni, specie negli esordienti dove sono anche più lunghe. Cita Salabelle che diceva che più uno è importante e più la nota biografica è corta. Cita anche Bruno Vespa che nelle note biografiche mette sempre che una volta nella sua trasmissione ha chiamato il Papa. Precisa che non ha una particolare simpatia per Vespa. Anche qui basta mandare una mail per partecipare. Tuttavia creare la mail non è stato così semplice perché erano tutte già prese e quindi la mail per questo lavoro è storiadellaitaliana@gmail.com .

L’associazione To soréla entertinment anche una sua mail che è tosorelaentertinment@gmail.com

Ore 15:20: Da metà sala qualcuno chiede se la dicitura esatta è TU Sorela o TO Sorela. Nori risponde che la dicitura esatta è To soréla e che l’associazione è dotata anche di Codice Fiscale.

Ore 15:21: Sara Merighi propone di iniziare a parlare dei progetti proposti, uno alla volta, magari iniziando a raccogliere le adesioni di chi vuol partecipare per iniziare a fare delle valutazioni. Paolo Nori dice che è meglio che chi è interessato mandi una mail.

Ore 15:22: Dal fondo della sala chiedono se bisogna inviare una tipologia specifica di racconti o se vanno bene anche i racconti illustrati o cose simili.
Paolo Nori risponde che va bene tutto e che poi si deciderà cosa fare in base a quello che arriva. Qualcosa salterà fuori, non si sa che cosa ma qualcosa salterà fuori. Invita tutti a portare qualcosa da leggere la prossima volta e spiega che facevano così anche all’Accalappiacani. Legge “La Mappa” di Gianfranco Mammi.

Ore 15:27: Paolo Nori confessa di voler fare una rivista bella, con la carta bella e magari con delle belle illustrazioni, ma chiede ai presenti di non dirlo a nessuno.

Ore 15:28: Interviene Sara Merighi che propone di far girare un foglio dove i presenti possano lasciare la propria e-mail per essere inseriti nella mailing listi. Paolo Nori dice che è meglio che chi è interessato scriva agli indirizzi che sono stati comunicati.

Ore 15:31: Claudia chiede se i racconti da mandare devono avere una lunghezza prestabilita. Paolo Nori risponde che su questo lascerebbe libertà per vedere cosa salta fuori.

Ore 15:32: Luca dice di aver iniziato a raccogliere note autobiografiche e che, per esempio, quelle di Mauro Corona sono stranissime. Ne legge una a titolo esemplificativo.
Paolo Nori riflette che forse sarebbe meglio limitarsi alle note biografiche del ventunesimo secolo, per evitare che il lavoro diventi troppo lungo, e che Mauro Corona potrebbe senza dubbio diventare un tormentone.
Precisa che bisogna mandare la nota biografica perfettamente trascritta accompagnata dai dati bibliografici del libro affinché si possano mettere in ordine cronologico.

Ore 15:34: Saverio propone di fare un sito per ogni cosa da fare.
Paolo Nori risponde che il sito ci sarà e sarà www.tosorelaentertinment.it, sarà un sito unico che prevederà delle sezioni sulle cose da fare.

Ore 15:35: Luca propone di fare un concorso semiserio sulle brutte figure per raccogliere materiale. Paolo Nori dice che a lui i concorsi non piacciono molto come metodo per raccogliere materiale.
Luca rilancia proponendo una serata con Paolo Nori come premio. Paolo Nori dice che è meglio lasciar perdere, forse.

Ore 15:44: Sara Merighi interviene per offrirsi come volontaria per sbobinare uno degli incontri di Cose che ci governano. Altri partecipanti alla riunione alzano la mano per offrirsi come volontari anche loro ma Paolo Nori ribadisce che è meglio mandare una mail così non si crea confusione.

Ore 15:47 Edoardo ricorda l’esperienza del progetto di rivista Alì Babà e propone l’idea di costruire la rivista in forma di bazar anche se precisa che non ha idea di come si potrebbe fare.
Paolo Nori si domanda se lui leggerebbe una rivista in forma di bazar e riflette sul fatto che in effetti non sa bene quali riviste siano oggi presenti sul mercato dato che oramai si pubblicano pochissime riviste letterarie.
Viene fuori il nome McSweeneys di Dave Eggers. Paolo Nori dice che è bella da da guardare ma in coro gli rispondono che è anche bella da leggere.

Ore 15:51: Edoardo ribadisce che per lui la rivista è proprio sinonimo di incongruità.

Ore 15:54: Claudia chiede se quindi la prossima volta si portano i pezzi tra cui scegliere quelli da pubblicare e poi si pubblica la rivista. Paolo Nori risponde che non è così semplice e che come minimo ci vorrrà un anno per realizzare Qualcosa, ma forse anche di più che tanto non ci corre dietro nessuno. Poi quando uscirà qualcosa si porrà il problema di andare in giro a leggerla per promuoverla, ma ci penseremo al momento opportuno.

Ore 15:58: Paolo Nori dice che aveva altre cose da dire ma se n’è dimenticato, quindi pazienza. Dice che comunque dall’esperienza delle rivista può venir fuori qualunque cosa anche le più inaspettate come per esempio con l’ultimo numero dell’Accalappiacani che lui pensava che sarebbe stato un successo e che invece ha determinato la chiusura della rivista.
Cita I remember di Joe Brainard e Essendo capace di intendere e di volere di De Matteis, non si capisce bene a che proposito.

Ore 16:02: Pausa.

Ore 16:18 Fine della pausa. Riprende la riunione.

Rosalia si prende il compito di fare la bibliografia di tutti i testi citati durante l’incontro e che la stessa verrà pubblicata sul sito internet della Sala Borsa.

Paolo Nori dice che un’idea per la prossima riunione potrebbe essere leggere una rivista, magari anche insieme, un po’ come facevano alle riunioni de Il semplice che si davano il compito di leggere dei libri e poi ne parlavano. Dice che si potrebbe iniziare col leggere McSweeneys ma non è sicuro che lo pubblichino ancora. Altre riviste utili da consultare possono essere Granta e Nuovi Argomenti [o Rivista studio]. Dice che il prossimo incontro lo si potrebbe dedicare alle riviste letterarie.
Edoardo propone anche di leggere Il Delatore ma per Nori è una rivista che si è inventato lui. Edoardo risponde che ha le prove che esiste e che la prossima volta lo dimostrerà.

Ore 16:24: Giorgio chiede ragguagli sulla “cosa” dei soprannommi. Paolo Nori risponde che il Dizionario dei soprannomi delle città va in una direzione un po’ diversa e che nella sua testa dovrebbe essere il frutto di seminari simili a quelli che sono stati svolti per il repertorio dei matti.

Ore 16:31 Paolo Nori dice che una cosa che si potrebbe fare è raccontare le barzellette della settimana enigmistica ma subito dopo cambia idea e dice che è una stupidata. Legge un pezzo sui soprannomi tratto da L’Accalappiacani.

Ore 16:37: Saverio dice che la critica teatrale sta cadendo in disuso e si chiede se non sia il caso di provare una sorta di critica teatrale a caldo, involontaria, fatta da uno spettatore inesperto.
Paolo Nori dice che sarebbero delle recensioni sbagliate come genere letterario e dice che, se non ricorda male, esistono dei siti che le raccolgono.
Cinzia interviene per dire che secondo lei la critica teatrale non è in declino, è solo di nicchia.
Saverio replica di non voler aprire un dibattito ma non ha successo nel suo intento perché Desiree lo interrompe per raccontare la sua esperienza legata a una recensione non pubblicata da nessuno su uno spettacolo che a lei non era piaciuto per niente di Valerio Binasco.
Paolo Nori riflette sul fatto che se tutto va bene la rivista esce una volta l’anno e che quindi quando esce la recensione lo spettacolo non c’è forse più.

Vengono citate le riviste Gli Asini e Giudizio Universale.

Ore 16:50 : Chiara, che dice di collezionare libri assurdi, propone di raccogliere dei libri assurdi, nel titolo o nel contenuto come ad esempio “La pedagogista russa”, nel quale l’autrice sostiene che i bambini vadano educati con il metodo Lenin. Non si capisce bene quale sia il metodo Lenin perché Chiara ammette di non averlo potuto leggere perché il libro le è stato sottratto nel momento di acquistarlo da una sua amica che è presente in sala. Quest’ultima dice di averlo visto prima lei sulla bancarella e che quindi aveva tutti i diritti di acquistarlo. Per altro dice anche che al momento l’ha prestato ad una terza amica che non si muove a restituirglielo.

Ore 16:57: Pierpaolo propone di organizzare un concorso letterario dove vince chi non partecipa e magari si potrebbe anche ringraziare sulla rivista chi non ha scritto.
Paolo Nori non è molto convinto, dice che non gli pare una buona idea far degli scherzi. Piuttosto propone che si potrebbero scrivere delle barzellette con spiegazione; la spiegazione ovviamente andrebbe a pagina 46.

Ore 17:05 Maria racconta una barzelletta che ha sul cellulare in forma di vignetta e che rappresenta un tizio che guarda la televisione e un altro tizio gli chiede cosa ne pensa della televisione. Maria dice che a lei piace moltissimo e che la fa molto ridere. Ripete circa cinque/sei volte che è bellissima. Poi propone di scrivere le fascette dei libri, tipo quella della Bibbia sarebbe molto interessante.

Ore 17:09 Paolo Nori dice che si potrebbero scrivere anche una serie di biografie dei dittatori da giovani e cita un libro di Magdi Allan su Sddamm Hussein che però a lui non era piaciuto e che si era fermato alla pagina in cui l’autore descriveva la scena del giovane Hussein, che era cattivo anche da bambino, e che rubava le merendine ai compagni di classi, e se quelli le volevano indietro le buttava per terra e le pestava coi piedi. Dice che non è un’operazione facile e che forse si potrebbe fare anche una serie di biografie dei fratelli non famosi di personaggi famosi. Ma anche questo non è facile.

Ore 17:18 Si scioglie la riunione.