La prima pacca in fronte

giovedì 23 Aprile 2015

il pericolo senza nome, agatha christie

(Dialogo Hercule Poirot-capitano Hastings, che è anche voce narrante)

“Di che cosa stavamo parlando prima che squillasse il telefono? Ah, già, la lettera della signorina Maggie. Voglio darle un’altra occhiata; c’è qualche cosa che mi ha colpito e che mi sembra piuttosto strana.”
Presi la lettera e gliela porsi: Poirot comincio’ a rileggerla attentamente mentre io passeggiavo per la stanza. Mi ero fermato vicino alla finestra e stavo osservando gli yacht impegnati in una gara nella baia, quando un’esclamazione mi fece voltare di scatto: Poirot si reggeva la testa tra le mani dondolandosi avanti e indietro e gemendo per la disperazione.
“Oh, che cieco sono stato, cieco, cieco!”
“Che cosa succede?”
“Ho detto che era un caso complesso, complicato? Mais non! Era di una semplicità estrema, estrema! E io, disgraziato, non ho visto niente! Niente!”.

[Agatha Christie, Il pericolo senza nome (1932), traduzione di Maria Luisa Vesentini Ottolenghi, Milano, Mondadori 2015, pp. 180-181 (grazie a Alberto)]