La grande Russia portatile

domenica 10 Dicembre 2017

Vorrei scrivere un libro sulla Russia, e la prima cosa che vorrei dire, della Russia, è una cosa insensata, cioè che la Russia, nella mia testa, era la Russia prima ancora che fosse la Russia, cioè prima ancora che io andassi in Russia e vedessi, in Russia, com’era la Russia.
Cioè c’era qualcosa, nella mia immaginazione, che mi diceva che là, da qualche parte, c’era del buono, che là c’era qualcosa che mi sarebbe piaciuto anche se non era necessariamente un posto bello, non era il paradiso terreste, e mi sarebbe piaciuto proprio per via che non era il paradiso terrestre, era la Russia, e quando, decenni dopo, avevo letto una cosa che aveva scritto Turgenev, che i russi gli piacevano soprattutto per la pessima opinione che avevano di se stessi, io mi ricordo che avevo pensato “Anche a me”.