La colpa

martedì 27 Gennaio 2015

meravigliosa

Ero andato a fare una lettura, faccio molto spesso delle letture, e uno degli organizzatori, un signore di una certa età con una lunga cicatrice sulla fronte che me l’avrebbe reso simpatico e affine, se così si può dire, dal momento che io ne avevo una ancora più lunga, che per molto tempo avevo cercato di nascondere con dei cappelli in inverno e dei berretti in estate, ma della quale da qualche anno mi ero come dimenticato, sorprendendomi anzi quando qualcuno, parlandomi, faceva andare furtivamente lo sguardo sulla mia fronte per riportarlo poi subito, un po’ turbato, sugli occhi, questo signore con una cicatrice più corta, dopo la mia lettura mi avrebbe accompagnato alla macchina e mi avrebbe chiesto come mi sarei trovato a Bologna, e io gli avrei detto che mi sarei trovato benino, e lui mi avrebbe detto che avrebbe sentito parlare del fatto che, a Bologna, la vivibilità da qualche anno sarebbe diminuita, e io gli avrei detto che così avrei creduto anch’io, e lui mi avrebbe chiesto se la colpa, secondo me, sarebbe stata degli extracomunitari.
E io gli avrei detto che la colpa, secondo me, sarebbe stata difficile, da trovare, ma che sarebbe stato altrettanto probabile che fosse stata degli extracomunitari quanto dei commercialisti.

[ristampata La meravigliosa utilità del filo a piombo]