La collezione

venerdì 24 Agosto 2012

Giovedì 23 agosto sono andato in piscina, a Casalecchio di Reno, al mattino, con mia figlia, e, non so, mi è sembrato stranissimo, essere in piscina, a Casalecchio di Reno, in agosto, al mattino. C’era una vasca, all’aperto, che ogni tanto dai lati venivan fuori delle bolle che facevano una specie di idromassaggio e con qell’acqua lì, sempre mossa, e sullo sfondo le piante e un bar con i muri tutti graffitati, mi è sembrata una cosa, una via di mezzo tra gli antichi romani e i Pink Floyd, la piscina di Casalecchio di Reno, in agosto, al mattino.
E ho pensato che a me piaceva, questa piscina, perché due anni fa, in luglio, al mattino, quando ero venuto qui per la prima volta, con mia figlia, il cassiere della piscina mi aveva chiesto se avevo più di sessant’anni.
Gli avevo detto di no, che ne avevo quarantasette.
«Ah, – aveva detto lui, – peccato. Se ne aveva più di sessanta aveva lo sconto». Tutta la gente intorno che ascoltava, che figura.
Ecco, a me piace, questo posto, perché mi ricorda una brutta figura, e, a me, non so perché, mi piacciono molto, le brutte figure. I giorni che faccio delle brutte figure son dei giorni, in un certo senso, memorabili, son dei giorni che il mondo esiste, che ti accorgi che esiste, e anche se te ne accorgi perché hai fatto la figura del coglione, comunque te ne accorgi, e esisti un po’ anche tu, almeno in quanto coglione, che non è indifferente: non sei uno qualsiasi, sei, almeno, un coglione. Sì sì, a me piaccion moltissimo, le brutte figure, ho pensato giovedì mattina in piscina a Casalecchio di Reno, mi ricordo un romanzo di Tiziano Scarpa dove c’era una personaggio che aveva fatto una tesi sulle brutte figure in Dostoevskij, mi è sempre sembrata una tesi bellissima, quella lì.
E mi è venuto in mente, giovedì mattina, in piscina, che sarebbe bella, non un’antologia, una raccolta, una collezione di brutte figure, mi piacerebbe raccoglierle, provando magari anche a classsificarle, ammesso che siano classificabili, e ho pensato che dopo, il 23 agosto, al pomeriggio, avrei chiesto ai lettori di questa rubrica di regalarmi le loro brutte figure, quelle che si ricordano, e poi, quando sono tornato a casa, ho scritto questa paginetta che finisce con un indirizzo di posta elettronica al quale, chi vuole, e è così gentile da regalarmele, me le può mandare: paolo.nori chiocciola gmail.com

[uscito oggi su Libero]