Gogol’ Maps

domenica 18 Novembre 2018

Iosif Brodskij dice che la letteratura russa è cominciata a San Pietroburgo negli anni 30 dell’ottocento e che è successo che, allora, la letteratura, a San Pietroburgo, si è messa a correre dietro alla realtà, e che, dopo trent’anni, l’ha raggiunta. E che una visita alla città prevede di solito la visita all’edificio in cui Dostoevskij è stato interrogato dalla Terza Sezione e all’edificio in cui è stato interrogato Raskol’nikov, e che questo secondo edificio non è meno interessante del primo, anzi.
In questo viaggio a San Pietroburgo, la più astratta e premeditata città del globo terrestre, secondo una celebre definizione di Dostoevskij, proveremo a raccontare la città attraverso i suoi scrittori; cominciamo il 19 aprile, e la sera, quando arriviamo, andiamo a vedere la piazza del Senato, il posto dove, nel 1825, c’è stata la prima rivoluzione russa, quella dei decabristi, la maggior parte dei quali erano degli ufficiali che avevano portato le proprie truppe intorno al monumento a Pietro il grande, che ha preso il nome da un poema di Puškin: il cavaliere di bronzo. Su questo monumento Brodskij ha scritto una pagina celebre, nella quale lo paragona al monumento a Lenin di fronte alla stazione Finlandia. Alla fine del giro vediamo l’edificio del maneggio, opera dell’architetto bergamasco Giacomo Quarenghi, dove, all’inizio di questo millennio, c’è stato il primo festival internazionale dell’arte d’avanguardia e delle performance, e parliamo anche di quello (io, involontariamente, ci ho partecipato).

[La prossima settimana esce il programma completo di Gogol’ Maps, che è un viaggio di To sorela entertainment, associazione Italia Russia e Adenium travel]