Cosa deve sapere un aspirante poeta

lunedì 27 Luglio 2015

W. H. Auden, La mano del tintore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non c’è poi troppo da stupirsi se il giovane poeta ottiene di rado buoni risultati agli esami. Se ciò avviene, vuol dire o che egli possiede anche una tempra di studioso, oppure che è un gran bravo ragazzo. Lo studente in medicina sa che lo studio dell’anatomia gli è indispensabile per diventare medico, e quindi ha un motivo per studiare. Così come un motivo ha il futuro studioso perché sa, più o meno, che cosa mira a sapere. Ma non vi è nulla che l’aspirante poeta sappia di dover sapere. Egli è in balia del presente immediato, alle cui esigenze non ha alcuna ragione concreta per non cedere: per quanto ne sa, anzi, abbandonarsi a un desiderio repentino potrebbe rivelarsi in seguito la scelta migliore.

[W. H. Auden, La mano del tintore, traduzione di Gabriella Fiori, Milano, Adelphi 1999, p. 59]