Brjusov

domenica 3 Maggio 2015

Vladislav F. Chodasevič, Necropoli

La letteratura gli appariva come una divinità spietata, eternamente assetata di sangue. E per lui si incarnava nel manuale di storia letteraria. Era capace di adorare questo mattone scientifico come una pietra sacra, come l’ipostasi di Mitra. Nel dicembre del 1903, lo stesso giorno in cui compiva trent’anni, mi disse esattamente queste parole: «Voglio vivere perché nella storia della letteratura universale ci siano due righe dedicate a me. E ci saranno».

[Vladislav F. Chodasevič, Brjusov, in Necropoli, a cura di Nilo Pucci, Milano, Adelphi 1985, p. 31]