Stesso compito

giovedì 18 Novembre 2010

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Compito

mercoledì 17 Novembre 2010

Scrivete un elogio funebre.

Svolgimento:

Ricordiamo oggi il grande atleta Gianni che, suo malgrado, ci ha insegnato tutto sui salti mortali.

[Filippo Balestra]

Registrate una conversazione, o un monologo, e sbobinatelo

mercoledì 20 Ottobre 2010

Ma a lei non le pare che questo sia l’inferno?
Questa vita è un inferno, dico bene?
Io fino a 82 anni ci sono arrivata e, parlo piano, ma un po’ di purgatorio me lo sono anche meritato, ma l’inferno è questo, che io ho tenuto mio marito in un letto per sette anni e poi prendevo la macchina blu per portarlo a far le visite perchè i tasisti non ti vengono mica ad aprire la porta poi vogliono che gli allunghi i soldi davanti, con l’auto blu è tutto un altro viaggiare, dico bene?
A mio figlio, lei mi ricorda mio nipote sa?
Ecco, a mio figlio ho insegnato che se uno fa il suo dovere poi dorme tranquillo… solo che ho questa nuora che le faccio anche dei regali da soldi per Natale ma lei è proprio un’erba cativa che quando son stata all’ospedale non mi ha neanche chiamato.
Ma io son fatta così, vede? Faccio i regali, dei bei regali, dei regali da soldi, lo stesso.
L’Adriana ha lavorato per 30 anni nella cucina di un conte e i figli del conte non eran mica come i giovani di oggi che metton tutti i piedi sul tavolo, i miei bambini, come dico io e loro non si offendono mica, sa? I miei bimbi anche adesso che son 22 anni che ho la pensione, mi chiamano e dicono Dadona, ci sei che ti accompagnamo al cimitero?
Voglion così bene alla loro Dadona, dico bene?
Adesso mio figlio mi deve venire a prendere che andiamo a fare gli esami, son qui che aspetto e mi piace stare a far salotto.
Sa che mio figlio ha 4 negozi e poi due attici qui di dietro?
Però io quando è morto il mio povero marito son voluta rimanere nella nostra casa, sempre qui di dietro, mica male, 2 belle camere, il tinello che adesso le case nuove non han mica più il tinello. Dico bene?
Mio figlio ha due attici ma non ha il tinello. Continua a leggere »

Descriviti in cinque righe

venerdì 8 Ottobre 2010

copertinassesolomucca

Ciao a tutti! sono Chiara
questo tipo di presentazioni
mi mettono sempre
terribilmente in imbarazzo
Ops… sono finite le cinque righe.

[primo compito della scuola elementare di scrittura emiliana]

Quinta (ci sono ancora 5 posti)

mercoledì 15 Settembre 2010

scuoladoppio

[non è, come c’è scritto, dal 3 ottobre, ma dal 4 ottobre]

Annapera

sabato 4 Settembre 2010

ANNAPERA: Esprime stupore e ammirazione, comunemente usato come esclamazione. Esempi: Annapera, che odore. Non immagini il risotto ai funghi che ha fatto ieri la mamma di Enrico, Annapera che bontà.

[Soluzione di Serena al compito Inventate una parola e scrivete la definizione, dentro la scuola elementare di scrittura emiliana all’estero per minorenni (a Seneghe)]

Torpedone

mercoledì 25 Agosto 2010

Per spiegarci, un esempio della prima cosa che si insegna a non fare alla scuola elementare di scrittura emiliana è dato dalla prima traduzione italiana del romanzo dell’americano Bret Easton Ellis American Psycho.
In questo romanzo, nella prima pagina, compare tre volte la parola Bus, che significa, come sappiamo, Autobus. Ecco: nella prima traduzione italiana di American Psycho il traduttore aveva tradotto il primo Bus con Autobus, il secondo con Corriera, il terzo con Torpedone.
Allora, se questa cosa, usare dei sinonimi per evitare le ripetizioni, in un contesto scolastico ha forse senso, perché può servire all’insegnante a capire qual è il bagaglio lessicale dell’allievo, in un contesto letterario diventa ridicola.
Nel caso specifico, ho raccontato l’altro giorno di questa traduzione a un mio conoscente, il quale mi ha detto che se lui leggesse, in un romanzo, la parola Torpedone gli verrebbe da chiedersi È successo qualcosa?
Non è successo niente, è lo stesso bus di prima.

[Dalla bozza della postfazione al catologo del Gruppo Fiori per Ecomondo, che per il momento si intitola, la postfazione, Come è successo che è stato scritto quello che è scritto in questo catalogo, che per il momento si intitola, il catalogo, Io desidero un autobus blu e altre dodici storie con tredici facce]

Due o tre cose

giovedì 5 Agosto 2010

La prima, mi chiedono se si fa la lettura di stasera, 5 agosto, sulla terrazza del Mambo, visto che è piovuto e che rischia di piovere ancora; si fa comunque, se piove si fa dentro, se non piove in terrazza.
La seconda, che mi è arrivata la bozza del pieghevole per la scuola elementare di Reggio Emilia, che è questa
immagine-senza-titolo
e anche questa
immagine-senza-titolo-2
La terza, è che sto facendo un lavoro che mi vien su la sburla, che non so se si capisce bene, cosa vuol dire, lo dicono a Reggio, Avevo una sburla, vien da sburlare.

La scuola

giovedì 8 Luglio 2010

copertinassesolomucca

La scuola elementare di scrittura emiliana è cominciata nel 2006 a Reggio Emilia, al circolo Arci Pigal di Reggio Emilia con i maestri Daniele Benati, Ugo Cornia e Paolo Nori. Dopo un altro anno scolastico a Reggio, dal 2008 la scuola si è trasferita a Bologna, alla libreria Modo infoshop di via Mascarella, dove si sono tenuti, ad oggi, quattro scuole elementari e due scuole medie inferiori di scrittura emiliana (che è una specie di livello avanzato, accessibile solo a chi ha già frequentato la scuola elementare). In ottemperanza alle recenti direttive ministeriali, da quando la scuola si è trasferita a Bologna si è passati dai tre maestri a un maestro unico. Scuole intensive si sono tenute in Sardegna (all’Argentiera, nell’ambito del piccolo festival di letteratura Sulla terra leggeri – scuola elementare di scrittura emiliana all’estero), a Porretta Terme (due volte – Scuola elementare di scrittura emiliana in montagna e Scuola media inferiore di scrittura emiliana in montagna), a Cadelbosco Sotto (Scuola elementare di scrittura emiliana nella bassa) e a Rimini (Scuola elementare di scrittura emiliana in Romagna).

Il programma della scuola è questo:

i semicolti e le loro scritture, il letterario e il non letterario.
Il suono e il senso, la paura e il riso.
Andare fuori tema, straniarsi, non sapere.
Le liste, le fattografie, la storia delle cose.
I riassunti, le sostituzioni, il cosiddetto cut up.
La frase, la ripetizione della frase, diversi modi di ripetere la frase.
La trama e la non trama, il tutto e il niente.
Le biografie, le agiografie e l’incontrario delle agiografie.
Le poesie, il suono nelle poesie e l’incontrario delle poesie.
L’editoria, le pubblicazioni, il senso dello scrivere.
E delle altre cose.

Nel primo trimestre dell’anno scolastico 2010 – 2011 sono previste due scuole elementari, una a Bologna, alla Modo infoshop, tutti i lunedì per dieci lunedì dal 3 ottobre a fine novembre (dalle 21 alle 23 e 30, per informazioni info[at]modoinfoshop.it), e una a Reggio Emilia, in un circolo Arci, tutti i martedì per dieci martedì da fine settembre a metà novembre, per informazioni bertini[at]arci.it).

Piccola scuola elementare

venerdì 19 Febbraio 2010

copertinassesolomucca

A partire da marzo (son da definire le date) dovrebbe cominciare una piccola scuola elementare di scrittura emiliana (cinque incontri serali di 2 ore e mezza ciascuno) a Cadelbosco di Sopra, in provincia di Reggio Emilia. Per chi è interessato c’è un incontro di presentazione, in un certo senso, martedì 23 febbraio, alle ore 21.00, presso la Biblioteca Comunale A. Panarari, in Piazza della Libertà, 2, a Cadelbosco di Sopra, in provincia di Reggio Emilia (per informazioni 0522.918525 – 335 8719742)