Comunque
Comunque io non l’avrei mai pensato, di avere una famiglia.
Ieri sera ho letto delle poesie di Baldini, alla Modo inofoshop, e tra le altre ne ho letto una che si intitola Scopone che c’è uno che litiga con il suo compagno di scopone che gioca male e quello gli chiede: «Ma cosa ti arrabbi, è solo uno scopone, ci giochiamo il caffè», e lui gli risponde: «Ma che discorso è? cosa vuol dire solo uno scopone? a giocare bisogna arrabbiarsi, in tutti i giochi, possibile tu non capisca? se no non c’è nessun sugo, il gioco è gioco, se non lo prendi sul serio che gioco è?».
Oggi è cominciato il Giubileo e io ero a Roma non me n’ero neanche accorto.
Una mia amica, prima che cominciasse la presentazione del Repertorio dei matti della città di Roma, è entrata nella chiesa di san Nicola alle carceri al Ghetto perché aveva letto che c’era un concerto per la festa del patrono. Ascoltando, guardandosi in giro e leggendo gli annunci ha visto che la chiesa aveva vinto il premio di eccellenza 2015 di TripAdvisor. E si è chiesta: cosa può fare una chiesa per vincere un premio del genere?
A Bologna, in via Oberdan, c’è una gelateria che non l’avevo mai vista che si chiama Antica gelateria Pellegrino che, ho chiesto in giro, è lì da tre mesi, mi han detto.
E quando leggo, per esempio, «il profilo della governance», io non capisco quello che leggo.
E dopo un’altra volta che mi offendo è quando entro in una libreria e i librai parlano tra loro.
A Torino, alla fine della scuola elementare di letteratura russa, è saltato fuori il fustino salvaspazio che tutte le volte che salta fuori è un’apparizione stupefacente.
Sul treno per Torino che ho preso oggi, a Milano è montato un signore che si è seduto di fronte a me e dopo un po’ mi ha detto «Scusi, posso dirle una cosa?».
E io gli ho detto di sì e lui mi ha detto che lui, una volta, a Alba, in una serata in una libreria dove ciascuno leggeva quel che voleva, lui ha letto Le opere complete di Learco Pignagnoli e che è stato un successo straordinario e che è bellissimo, quando uno legge delle cose che la gente poi ride.
Stasera alla scuola di scrittura gialla, nera, del terrore e del brivido abbiamo letto una frase che sembra abbia detto il filosofo Bertrand Russell: «La causa fondamentale dei problemi è che nel mondo moderno gli stupidi sono sicuri di sé mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi».
Che è una frase che ci è piaciuta però, non so come dire, ci è sembrata detta in un modo forse un po’ categorico.
Abbiam pensato che Russell avrebbe potuto magari cominciare con «Forse», o «In generale», o «Secondo me», ci è sembrato, poi magari ci sbagliavamo.