24 settembre – Faenza

domenica 24 Settembre 2023

Domenica, 24 settembre,
a Faenza,
alle 12,
dentro il Talk del Post,
parlo,
con Matteo Caccia,
dei russi.

Programmino

domenica 24 Settembre 2023

Matteo Caccia: «Credo il giorno stesso o il giorno dopo, Matteo Bordone, che è un caro amico, mi scrisse dicendo: “È morto Paolo Nori” E io pensai “Ma era così vecchio?” Cioè no, non non credevo fosse così anziano».

[Oggi, a Faenza, vedo Matteo Caccia (parliamo dei russi, poi vado a vedere il Parma, poi, la sera, a Parma, con Silvia Righini, presento Due volte che sono morto)]

Come ho già detto

venerdì 22 Settembre 2023

A me piacciono due cose che fanno piangere, la letteratura russa e le partite del Parma. Dopoomani, a Faenza, con Matteo Caccia, parlo della letteratura russa. Dopo corro al Tardini a vedere la partita del Parma.

La libertà

lunedì 3 Aprile 2023

«L’altro giorno ho presentato un mio libro a Roma, a Libri Come, insieme ad Annalisa Cuzzocrea, che, lo scrivo anche nel libro, è una persona che mi piace da sgarbati, come diciamo noi a Parma; mi è sembrata una presentazione molto bella, resa ancora più bella dal fatto che, su una cosa, io e Annalisa, non ci siamo trovati d’accordo.
Su cos’è la libertà». continua sul Post: clic fotografie @Fondazione Musica per Roma.

Putin e la letteratura

martedì 7 Settembre 2021

Clic

Sandali, certose, pietre, assetati, santi e demoni

lunedì 17 Maggio 2021

Mandel’štam scrive che noi italiani, quando parliamo, muoviamo le labbra in un modo stranissimo, usando soprattutto la punta della lingua, e facciamo sfoggio di una fonetica puerile, che rende la nostra lingua meravigliosamente infantile, la più dadaista delle lingue romanze

Sandali, certose, pietre, assetati, santi e demoni, la Galleria nazionale di Perugia all’Ermitage di San Pietroburgo: clic

26 settembre – Faenza

sabato 26 Settembre 2020

Sabato 26 settembre,
a Faenza,
al Favenza Sales,
in Via San Giovanni Bosco 1,
alle 16 e 30,
Come parliamo quando parliamo d’amore,
Discorso sulla lingua del sentimento,
dentro una cosa che si chiama Talk 2020
(click)

Un discorso sulla lingua che parliamo

martedì 23 Giugno 2020

Un po’ di tempo fa mi hanno invitato a Parma a un incontro dove c’erano una decina di persone che dovevano scegliere delle parole che non sopportavano e c’era anche il segretario del comune di Parma per il quale una di queste parole era stakeholders, e io, stakeholders, allora, non l’avevo mai sentita, non sapevo cosa volesse dire e gliel’ho chiesto e lui me l’ha spiegato ma io non ho mica capito tanto bene, e ancora adesso, questa parola stakeholders, non so, se mi chiedessero se voi, che mi ascoltate, siete degli stakeholders, io non saprei rispondere, siete degli stakeholders? A me non sembrate degli stakeholders, ma questo non significa niente, perché a me non è mai successo di essere, non so, in treno, o in autobus, o in bicicletta, e di vedere un gruppo di persone e di pensare “Ve’, degli stakeholders”.

[Da un discorso sulla lingua che ho fatto per il post un po’ di tempo fa]

Intanto

domenica 15 Marzo 2020

Intanto sul post hanno rimesso in ordine il podcast che ci tenevo anni fa, ci sono, insieme ad altre cose, quasi tutti i romanzi che ho tradotto, per intero, compreso Anime morte di Gogol’, che, mi hanno detto, non si trova più in libreria, ma qui c’è tutto: clic

Sempre Parma

venerdì 15 Aprile 2016

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Ieri, a Bologna, all’Atelier Sì, ho letto in anteprima un po’ del Repertorio dei matti della città di Parma che è un libretto che esce in maggio, al salone del libro, il podcast è qua: clic