Il tempo delle volte ci vuole bene delle volte no

giovedì 7 Marzo 2013

Cercavo una poesia, di Penna, nell’antologia che ho (Mengaldo) non c’era, l’ho cercata in rete, l’ho trovata e ne ho trovata anche un’altra, questa:

Un dì la mia vita era beata.
Tutta tesa all’amore anche un portone
rifugio per la pioggia era una gioia.
Anche la pioggia mi era alleata.

Che non conoscevo e che mi ricorda una frase che diceva un mio vicino di casa quando pioveva (Neanche il tempo ci vuole bene, e doveva essere il titolo di un libro che poi si è chiamato I malcontenti). La poesia di Penna è tratta da Una strana gioia di vivere (1949-1955), e l’ho trovata qua: clic

Vaticanisti (1)

martedì 12 Febbraio 2013

Un po’ di tempo dopo mi era successo di dire, in una libreria, a Baden-Baden, che io non guardavo la televisione, non leggevo i giornali e adesso da poco avevo anche smesso di sentire la radio.
E che questa cosa aveva prodotto degli effetti singolari, per esempio il fatto che l’ultima volta che era morto un papa, io di questa morte di papa, e del successivo convegno di cardinali per eleggerne un altro, l’avevo saputo per via che nel bar dove andavo a far colazione, sotto casa mia, a Baden-Baden, eran diventati tutti dei vaticanisti.
Un bar che fino a pochi giorni prima era frequentato da bancari, studenti, pensionati, commercialisti, idraulici, sarti, professori di ginnastica, tabaccai, ortopedici, musicisti, impiegati comunali, bidelli, avvocati, fisioterapisti, garagisti e bibliotecari, tutto d’un tratto, dans l’espace d’un matin, come si dice, era diventato il bar dei vaticanisti. E discutevano fra loro, e si dividevano in fazioni, e c’erano i bene informati e i male informati, e c’era chi assicurava che il giorno successivo tutto sarebbe finito, e chi diceva che no, che per altri tre giorni niente fumata bianca, e era in tutto e per tutto quello che un mio amico chiamava la recita del pensare, e per un momento sembrava che radio, e giornali, e televisioni servissero a quello, a permettere alla gente di abbandonarsi a questa generale recita del pensare e per un attimo uno se lo dimenticava, che invece servivano per vendere la pubblicità.
E mi era venuto in mente il discorso che Blok aveva fatto in occasione di non so più che anniversario della morte di Puškin, causata dal duello di Puškin con D’Anthès, quando Blok aveva detto che Puškin non era morto per il proiettile di D’Anthès, era morto per mancanza d’aria.
Ecco, avevo detto in quella libreria, a Baden-Baden, noi c’è il rischio che finiamo così, che moriam soffocati.
Ma da un altro punto di vista, avevo detto, noi vivevamo davvero nel migliore dei mondi possibili, dove i festival servivano per gli assessorati alla cultura, e difatti c’erano gli assessorati alla cultura, dove le automobili servivano all’industria automobilistica, e difatti c’era l’industria automobilistica, dove l’architettura serviva per l’ordine degli architetti, e difatti c’era l’ordine degli architetti, dove i cavalcavia servivano per tirare i sassi sopra le macchine in autostrada, e difatti tiravano i sassi sopra le macchine in autostrada, e andava tutto benissimo, tranne tirare i sassi sopra le macchine, in autostrada, che si entrava in conflitto con l’industria automobilistica, e difatti c’era l’industria automoblistica, andava tutto benissimo bastava non dare fastidio, e a Baden-Baden avevano vietato le manifestazioni in centro per non disturbare lo shopping, che era importante, bisognava far shopping e non rompere troppo i maroni, e poi sarebbe andato tutto bene, fino a esaurimento scorte.

11 dicembre – Modena

sabato 11 Dicembre 2010

Sabato 11 dicembre,
a Modena,
alla Biblioteca Delfini,
in Corso Canalgrande, 103,
alle ore 17,
Il bolide,
discorso sui malcontenti.

27 novembre – Arenzano (GE)

sabato 27 Novembre 2010

Sabato, 27 novembre,
a Arenzano (GE)
al teatro Il sipario strappato
in via Terralba 79
alle ore 17,
Il bolide
discorso sui malcontenti

26 novembre – Bazzano (BO)

venerdì 26 Novembre 2010

Venerdì 26 novembre
a Bazzano,
in via Borgo Romano, 3
alle ore 18 e 30,
Il bolide,
discorso sui
Malcontenti,
e dopo se
ne parla con Sergio Rotino
e con chi vuole.

Un’intervista

domenica 30 Maggio 2010

1. Zavattini consigliava agli sceneggiatori di prendere l’autobus per raccontare una storia. Ed è un po’ la sensazione che si prova leggendoti: salire sull’autobus, accomodarsi nella tua testa e comodamente guardare da vicino piccoli, minuziosi, ininfluenti e poetici dettagli che aprono a storie e a mondi… Non ti senti un po’ spiato?

Non mi sento spiato perché la testa che c’è dentro i libri non mi sembra sia la mia testa, è come se li scrivesse la testa di un altro che non saprei dire chi sia.

[Intervista di Norina Wendy Di Biasio, il resto si trova qui]

Cose che capitano

venerdì 21 Maggio 2010

La presentazione di ieri dei Malcontenti alla MODO infoshop è finita un po’ all’improvviso perché sia io che Vasco Brondi dovevamo andare in bagno.

Introduzione

lunedì 29 Marzo 2010

Questo è un romanzo che ha 163 pagine e 274 capitoli. Ne faccio una lettura non consecutiva, con un nuovo montaggio, di una ventina di pagine. Devo dire che da questa lettura non credo si capisca, il romanzo: non si capisce la trama, non si capiscono bene i personaggi, non si capisce come va a finire, non si capisce quasi niente, probabilmente. Adesso comincio.

[Introduzione alla lettura dei Malcontenti del 31 marzo al Fuori orario]

Buongiorno

venerdì 5 Marzo 2010

Buongiorno. Questo romanzo, che si intitola i malcontenti, è un romanzo del quale faccio un po’ fatica a parlare, primo, perché è appena uscito, secondo, perché nella mia personale esperienza di scrittura di romanzi, questo è un po’ diverso dagli altri.
Il fatto che il romanzo sia appena uscito comporta una conseguenza che, in me, si è manifestata tutte le volte che è uscito un mio romanzo, cioè il fatto che a me mi viene vergogna. Ieri pomeriggio, per esempio, ho fatto la prima presentazione alla libreria Coop Ambasciatori di Bologna e io, ho dovuto fare uno sforzo, per andare là, sarei andato da qualsiasi parte tranne che là, e una volta là, se fosse stato per me, avrei letto dai romanzi vecchi, piuttosto che da questo nuovo. Continua a leggere »

Intervista esclusiva

martedì 2 Marzo 2010

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