Wi-five
Dopo se vuole usare il wi-five, qui c’è la password, mi han detto alla reception dell’albergo.
Dopo se vuole usare il wi-five, qui c’è la password, mi han detto alla reception dell’albergo.
Nel 2007 ho scritto una cosa che dice che io, comunque, è una vita, che sono sul punto di rassegnarmi. Ecco, nel 2019, uguale.
Una storia: ero a Milano, son tornato in albergo, ho acceso la televisione, c’erano due giornalisti e uno diceva: «Io sono più intelligente di te», l’altra rispondeva: «No, sono io più intelligente di te». Ho spento. Fine della storia.
Vado a buttarmi, in bicicletta, sotto la pioggia battente. Arrivederci.
Mercoledì, che ero a Milano, mi è arrivato un avviso di una raccomandata, che la sera, quando sono tornato, ho trovato nella cassetta. Atti giudiziari. Giovedì e venerdì son stato ancora a Milano, bisogna aspettare fino a lunedì. Cos’avrò mai fatto?
Le sere che c’è la scuola media inferiore, devo comprare due bottiglie d’acqua da portare a scuola per chi vuole bere. Ecco. Il piacere che provo a far questa cosa stupida, comprare due bottiglie d’acqua da portare a scuola, non si può dire e non si capisce, probabilmente.
Mi sembra che parlino tutti moltissimo delle sardine, quasi quanto, tanti anni fa, parlavano del popolo viola, han scritto anche dei libri, sul popolo viola. E fanno bene, eh? Fanno benissimo.
Ho un computer nuovo che, ogni tanto, inspiegabilmente si spegne. La mia strategia, per il momento, è far finta di niente.
Sono a casa della Battaglia, e in giro per casa, sono sicuro, ci sono due miei paia di occhiali, il problema è trovarli.