Ancora

giovedì 11 Novembre 2010

Quando stavi per ore seduta ad allattare tuo figlio, con un mano reggevi lui, con l’altra un volume di Guerra e pace e ogni tanto tutt’e due vi staccavate dai rispettivi incantamenti e vi guardavate.
Quando ascolti certa musica, tipo i Beatles, e hai la netta sensazione che non ti serva altro al mondo.
Quando sfrecci a cavallo della tua bicicletta bianca.
Quando vinci la timidezza e vai a correre anche se ti vergogni delle persone che ti guardano.
Quando annusi un libro ficcando bene la faccia tra le pagine.
La volta che da piccola riesci a finire una pizza intera alla pizzeria Gatto nero e per farle posto avevi studiato una strategia e rinunciato alla coca cola.
Quando la sera leggi un libro ai tuoi figli. Quando, un po’ di tempo dopo, i tuoi figli sono a letto e quella più grande legge la Pimpa al più piccolo e li senti ridere e il più piccolo dice : ancora! Quando, anni dopo, trovano per casa l’Accalappiacani con la storia della gallina fischiona e gli viene l’idea di fare come da piccoli con la Pimpa e se ne vanno di là e li senti leggere ad alta voce e ridere a crepapelle.
Quando per anni tutti i giorni fai lo stesso tragitto tra i vicoli e sai che in un punto preciso comparirà tra le case, per un istante, il verde intenso della chioma di un albero altissimo e un pezzetto di cielo che si vede solo da lì e ogni volta pregusti il momento.
Quando spingi fuori un figlio e ti sembra di non aver più paura di niente e hai la netta sensazione che questo abbia a che fare con la morte.
Tutte le volte che per strada incontri un’altra persona dai capelli arancio e vi scambiate quegli sguardi di riconoscimento che non ti capita con nessun altro.
Quando nuotando ti concentri sui gesti e scivoli via veloce.

[Chica Bighé]