A cosa serve un dizionario analogico?

giovedì 26 Febbraio 2015

Ermanno Cavazzoni, Il pensatore solitario

A cosa serve un dizionario analogico? Ad esempio il bellissimo Dizionario Analogico della Lingua Italiana di Donata Feroldi ed Elena Del Pra, Zanichelli, 2011. Il primo uso è di soccorso, quando improvvisamente si ha un’amnesia; a uno non viene più in mente, che so? cotechino, e ad esempio deve tenere una conferenza sul cotechino. Il conferenziere si siede, tutti sono venuti per sentire le sue idee sul cotechino, siamo ad esempio in una libreria, il conferenziere è già stato presentato da un collega, conferenziere anche lui, ma specializzato ad esempio in salsiccia; e si è dilungato a parlar di salsiccia: la salsiccia tra Eraclito ed Aristotele, la salsiccia nell’ottica delle Crociate, la salsiccia al tempo della Silicon Valley, ma mai è stato nominato il cotechino, come sperava il conferenziere numero uno, che sente con terrore di avere un buco nel tessuto linguistico proprio nel punto in cui sta cotechino. Se un conferenziere è previdente, si è portato il Dizionario Analogico.

[Ermanno Cavazzoni, Il pensatore solitario, Parma, Guanda 2015, p. 89]