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lunedì 1 Ottobre 2012

Tu durerai più a lungo del gelo,
perché sei una roccia, sebbene incrinata.
Tu sei una strada, qualcosa che cresce,
quanto più si allontana.
Tu sei più di sette ore compiute in un treno.
Tu non finirai a Falconara, ma nel mare immenso.
Tu sei uno zingaro, un ladro di fieno,
per molti histrione, per alcuni stella.
Sei della stirpe dei dèmoni e dei giocolieri.
Sei ancora verde, ancora una fiammella,
che innamora due attòniti occhi neri.

[Angelo Maria Ripellino, 26, in Poesie. 1952-1978, Torino, Einaudi 1990, p. 107]